Gli antichi Greci credevano che i fatti narrati nell'Iliade e l'Odissea fossero realmente accaduti e che Omero fosse realmente esistito malgrado le discrepanze di stile,anzi queste evidenti differenze rendevano la figura di Omero ancora più mitica.
Si pensa che Omero(se è realmente esisito)sia vissuto verso il 1200 a.C. e che i fatti narrati nell'Iliade e l'Odissea siano accaduti verso il 1250 a.C.I primi a mettere in dubbio questa paternità furono Xenone e Ellanico due grammatici che lavoravano nella biblioteca d'Alessandria d'Egitto,verso il III sec. a.C. ipotizzarono che soltanto l'Iliade fosse Omerica.Successivamente un anonimo emanò il trattato"Il Sublime",un trattato che parla delle opere più rappresentative dell'antichità tra cui naturalmente L'Iliade e l'Odissea,questo anonimo pensa che l'Iliade sia un'opera giovanile di Omero mentre l'Odissea un'opera della maturità.Dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente il Greco cadde in disuso,lo studio dell'Iliade e l'Odissea cessò e di conseguenza i dibatti su questi ultimi per tutto il Medioevo. Nel rinascimento i commerci e le comunicazioni tra Occidente e Oriente si riaprirono dando la possibilità ai dotti di Costantinopoli di fuggire dall'invasione Turca,vennero chiamati nelle corti di tutta la grande aristocrazia occidentale,visto che in Oriente l'Impero Romano non era ancora caduto lo studio del Greco non era cessato,quindi questi dotti potevano insegnare il Greco alle famiglie aristocratiche Occidentali. Anche in Occidente si ricominciò a studiare il Greco e di conseguenza le due opere più rappresentative di quella lingua:l'Iliade e l'Odissea. Il riaccuisimento del Greco da parte dell'Occidente risollevò gli antichi dibattiti di cui vi ho parlato prima,ma nacquero nuove ipotesi per rispondere a queste domande.Avvenne una divisione di pensiero in due linee di pensiero principali:unitari e separatisti.Nel 1600 a.C. l'abate francese d'Aubignac ipotizzò in suo opuscolo che Omero non fu mai esistito,e che l'Iliade e l'Odissea inizialmente erano un insieme di canti che si raccolsero successivamente in quei due poemi. Tra il 1800 e il 1900 Hermann ipotizzò che inizialmente ci fosse un nucleo o primitivo,una sorta di tema centrale a cui si unirono in seguito tutti gli altri versi.Insieme a Hermann anche Lachmann un'altro studioso tedesco ipotizzò che a differenza dell'ipotesi delnucleo primitivo ci furono più temi principali a cui si unirono altri versi formando l'Iliade e l'Odissea. Anche lo studioso Wilamowiz si unì a quella linea di pensiero però ipotizzando che non ci fossero uno o più temi centrali ma tanti poemetti di uguale importanza. Verso il 1900 l'antropologo americano Milman Parry studiò le tradiozini delle popolazioni serbo-croate,scoprì che riuscivano a creare,imparare e recitare interi poemi a memoria,gli confidarono che per imparare più facilmente ripetevano più volte un certo numero di versi e attribuivano ad ogni personaggio una caratteristica che veniva ripetuta tutte le volte che veniva citato il nomi di quel determinato personaggio.
La questione Omerica è sostanzialmente il dubbio sull'esistenza di OmeroSi pensa che Omero(se è realmente esisito)sia vissuto verso il 1200 a.C. e che i fatti narrati nell'Iliade e l'Odissea siano accaduti verso il 1250 a.C.I primi a mettere in dubbio questa paternità furono Xenone e Ellanico due grammatici che lavoravano nella biblioteca d'Alessandria d'Egitto,verso il III sec. a.C. ipotizzarono che soltanto l'Iliade fosse Omerica.Successivamente un anonimo emanò il trattato"Il Sublime",un trattato che parla delle opere più rappresentative dell'antichità tra cui naturalmente L'Iliade e l'Odissea,questo anonimo pensa che l'Iliade sia un'opera giovanile di Omero mentre l'Odissea un'opera della maturità.Dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente il Greco cadde in disuso,lo studio dell'Iliade e l'Odissea cessò e di conseguenza i dibatti su questi ultimi per tutto il Medioevo. Nel rinascimento i commerci e le comunicazioni tra Occidente e Oriente si riaprirono dando la possibilità ai dotti di Costantinopoli di fuggire dall'invasione Turca,vennero chiamati nelle corti di tutta la grande aristocrazia occidentale,visto che in Oriente l'Impero Romano non era ancora caduto lo studio del Greco non era cessato,quindi questi dotti potevano insegnare il Greco alle famiglie aristocratiche Occidentali. Anche in Occidente si ricominciò a studiare il Greco e di conseguenza le due opere più rappresentative di quella lingua:l'Iliade e l'Odissea. Il riaccuisimento del Greco da parte dell'Occidente risollevò gli antichi dibattiti di cui vi ho parlato prima,ma nacquero nuove ipotesi per rispondere a queste domande.Avvenne una divisione di pensiero in due linee di pensiero principali:unitari e separatisti.Nel 1600 a.C. l'abate francese d'Aubignac ipotizzò in suo opuscolo che Omero non fu mai esistito,e che l'Iliade e l'Odissea inizialmente erano un insieme di canti che si raccolsero successivamente in quei due poemi. Tra il 1800 e il 1900 Hermann ipotizzò che inizialmente ci fosse un nucleo o primitivo,una sorta di tema centrale a cui si unirono in seguito tutti gli altri versi.Insieme a Hermann anche Lachmann un'altro studioso tedesco ipotizzò che a differenza dell'ipotesi delnucleo primitivo ci furono più temi principali a cui si unirono altri versi formando l'Iliade e l'Odissea. Anche lo studioso Wilamowiz si unì a quella linea di pensiero però ipotizzando che non ci fossero uno o più temi centrali ma tanti poemetti di uguale importanza. Verso il 1900 l'antropologo americano Milman Parry studiò le tradiozini delle popolazioni serbo-croate,scoprì che riuscivano a creare,imparare e recitare interi poemi a memoria,gli confidarono che per imparare più facilmente ripetevano più volte un certo numero di versi e attribuivano ad ogni personaggio una caratteristica che veniva ripetuta tutte le volte che veniva citato il nomi di quel determinato personaggio.
SCHEMA
QUESTIONE OMERICA:
DEFINIZIONE: Dubbio sull'esistenza di Omero e sulla sua paternità dell'Iliade e dell'Odissea
Omero forse:
QUANDO:?
QUESTIONE OMERICA:
DEFINIZIONE: Dubbio sull'esistenza di Omero e sulla sua paternità dell'Iliade e dell'Odissea
Omero forse:
- filglio di una ninfa
- figlio di Orfeo
- cantore cieco
QUANDO:?